
Quando si parla di educazione non è possibile affrontare la questione come se si trattasse di una problematica che riguarda soltanto gli studenti, i professori o le istituzioni, svincolandola completamente dal contesto sociale e culturale in cui gli esseri umani nascono e che viene percepito come fortemente condizionante ai fini di un sano ed armonico sviluppo della persone.
Nella visione del Dr. Claudio Naranjo l’educazione ha un ruolo decisivo nel contribuire al benessere e alla felicità della collettività e la sua trasformazione in una chiave di apertura delle coscienze e di integrazione dei tre centri (intellettuale, emotivo, istintuale), su cui si basa la piena espressione di ogni essere umano.
Il modello educativo attuale è costruito sul dominio della razionalità e su dinamiche di controllo e di potere, in collusione con una società dominata dal mercato, che tende alla mercificazione dei valori, degli ideali, delle risorse e, altresì, delle persone stesse con l’unico obiettivo non lungimirante di un profitto immediato.
Riconosciuto questo momento critico, da che punto ripartire per educare le giovani generazioni ad appropriarsi del piacere della vita e alla condivisione del bene comune per la società?
Secondo Claudio Naranjo è necessario restituire all’educazione la funzione di strumento privilegiato attraverso cui accogliere e dare spazio al bisogno degli esseri umani di recuperare l’amore e la libertà nella loro esistenza.
E i più importanti promotori di questo cambiamento all’interno del mondo dell’educazione non possono che essere gli insegnanti e gli educatori che hanno bisogno a loro volta di sentirsi ascoltati, riconosciuti e valorizzati, fuori dalla logica di un Sistema che tende a fagocitarli e a spersonalizzarli, rendendoli a volte i portatori di un sapere nozionistico, scollegato da un percorso di crescita personale.
Al contrario, nell’ottica di un’educazione più umana gli insegnanti e gli educatori sono chiamati ad integrare un lavoro personale, di riconoscimento di loro stessi, dei loro bisogni e delle loro necessità, con le competenze professionali, in modo da offrire agli studenti un modello educativo complesso che coinvolga l’essere umano nella sua interezza e ne permetta la più completa e soddisfacente espressione.
Per questo motivo, oggi, gli educatori hanno la più importante e la più nobile delle missioni: "Cambiare l’educazione per cambiare il mondo".